IL SITO INDIPENDENTE SUL FESTIVAL DI SANREMO DAL 1998
La lezione di Frankie Hi NRG, vincitore morale del Festival 2007
Senza la sua lezione Ti regalerò una rosa e Pensa non avrebbero potuto esistere. Frankie Hi NRG, lontano dalle scene del Festival, è stato il primo a portare in Italia canzoni dove riflessioni e racconti cantautorali si univano a modi interpretativi recitati, ritmici, declinando in Italiano e aggiungendo melodie a quello che arrivava dall'America
Al Festival di Sanremo è stato solo una volta, come ospite e per giunta senza nessun credito: accopmpagnava il numero comico di Paola Cortellesi che, nella parte di Pera Williams, cantava Non mi credermi. Nei filmati che illustrano le sue canzoni si sono visti camei di personaggi come Ricky Gianco, Gianfranco Manfredi e Franco Califano, prima che diventasse un personaggio cult. Nato a Torino, ma basato da anni a Perugia.
Frankie Hi NGR dilata i tempi di uscita tra un lavoro e l'altro, oltre ogni tolleranza per i ritmi frenetici del music business. I suoi testi possono essere paragonati alla canzone d'autore più classica, dall'invettiva politica alla caustica descrizione di costume. I suoi riferimenti sono nel mondo mediatico, televisivo e giornalistico che ci circonda. La sua padronanza di linguaggio è spettacolare, la sua modalità dicitoria scandita e efficace.
A quindici anni dal suo debutto sulle scene e a dieci dal suo più grandi successo, due brani che, pur sanremizzandolo,devono qualcosa alla lezione di Frankie Hi NRG sbancano il Festival di Sanremo vincendo, ed è la prima volta che accade in tutte le categorie, il premio della giuria e quello della critica.
Perchè Sanremo è così, quello che lasci fuori dalla porta ti rientra dalla finesra
Attivo fin dagli albori del mondo hip hop in Italia (primi anni novanta), Frankie ha realizzato finora 4 album, nei quali affronta tematiche scottanti e "scomode", prevalentemente riguardanti la politica e la società.
E' il primo a portare il Rap impegnato fuori dall'ambiente antaginista: (Fight Da Faida del 1991) fu addirittura ballata in discoteca, Frankie si è sempre difeso dicendo che il compito del rapper è di insegnare a tutti e in tutti i luoghi, con canzoni con ottimi testi in grado di far riflettere.
L'apice della sua carriera coincise con l'uscita del suo secondo album, La morte dei miracoli, trascinato dal celebre singolo Quelli che benpensano, con Riccardo Sinigallia a fare da Vocalist (Premio Italiano della Musica come canzone dell'anno 1997). Di questo album vanno comunque ricordati altri pezzi, come Autodafé e Tieni giù le mani da Caino, nella quale Frankie si schiera contro la condanna a morte. Il disco vendette 150.000 copie.
Tanti gli anni di attesa tra un album e l'altro (il primo risale al 1993, il secondo al 1997 e il terzo al 2003), mentre è del luglio del 2005 una raccolta dei suoi più noti pezzi riarrangiati oltre a un inedito, Dimmi dimmi tu. Di questo album, da segnalare sono I trafficati vs. Der Kommissar ed Accendimi, mentre Tieni giù le mani da Caino è cantata sulla famosa colonna sonora di Le avventure di Pinocchio. Da molti è stato definito il NAS italiano per l'uso che fa della metrica e per le rime intelligenti e mai banali, che sono poi l'essenza stessa del rap visto come veicolo di informazione e di educazione.
Numerose sono le collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali (oltre a quelle incluse negli album):
Suoi sono sia la sceneggiatura che la regia dei filmati di Quelli che benpensano e Autodafé. Questa sua seconda attività di sceneggiatore e regista lo ha visto finora impegnato anche con altri artisti importanti quali Nocc, Flaminio Maphia, Pacifico e i Tiromancino, il cui filmato La descrizione di un attimo, girato proprio da Frankie, ha vinto il premio Duel come miglior video pop al Meeting delle etichette indipendenti di Faenza.
Nel 1994 recita nella pellicola a episodi DeGenerazione diretta da Antonio Antonelli, Asia Argento, Pier Giorgio Bellocchio, Eleonora Fiorini, Alex Infascelli, Antonio e Marco Manetti, Andrea Maula, Andrea Prandstraller, Alberto Taraglio, Alessandro Valori, e nel 2003 interpreta un gangster nel film Paz! di Renato De Maria
Il sistema elettorale sbilanciato a favore del televoto ha rischiato di fare vincere il Festival al cantante pugliese
Le classifiche parziali mostrano che il televoto pesa ben oltre il 30%
Ci confermiamo il paese che ha imparato a comportarsi al Processo del lunedì
Qualità e scortesia: l'Italia del 2007 è un paese di permalosi
Il brano di Cristicchi e quello di Fabrizio Moro sono debitori di qualcosa alla lezione di Francesco Di Gesù, primo e principale punto d'incontro tra stile hiphop e canzone d'autore
La lezione di Frankie Hi NRG, vincitore morale del Festival 2007
Tv e memoria sono un ossimoro, ma il popolare magazine televisivo ha costruito la propria autorevolezza proprio sulla precisione dei racconti.
La popolare rivista colleziona refusi e amnesie
Il brano dei Grandi Animali Marini circolerebbe su Internet. E pure quello di Johnny Dorelli. Ma il regolamento è chiaro: dopo 24 ore dalla prima prova generale, scatta la sanatoria
Nel mondo di internet e del P2P un brano inedito è come una sposa vergine.
Un partecipante su tre proviene da Roma. L'Italia delle cento città è sempre più centrocentrica
Trentaquattro partecipanti, dieci romani. L’impronta della capitale sul Festival di Sanremo
30% televoto, 20% giuria di esperti e 50% all'amata giuria demoscopica, e al suo prevedibile campione, al solo scopo di impedire sorprese.
Complesso, lacunoso, misterioso. Classifiche segrete, colpi al cerchio e alla botte
L'Italia si guarda l'ombelico, l'Europa corre veloce. E la Tv di stato perde l'ennesima occasione.
Forse sì, forse no, forse nel 2008: al Sanremo d'Europa l'Italia resta fuori
Lo specchio di un'Italia che non riesce a rinnovarsi. Con qualche foglia di fico per fare contenti i soliti criticoni. Qualcosa migliora, purtroppo troppo poco.
E poi dicono che Sanremo non ci racconta più il paese di oggi
Michelle Hunziker come Lorella Cuccarini, prestata dalla concorrenza. Ma non è la prima volta.
C’è solo la bionda al Festival 2007. Un curioso deja vu.
Un regolamento confuso, un cast attempato, uno spettacolo elefantiaco
Non tutto ci piace nel dodicesimo Festival di Mister Pippo
Abolite le categorie, nuovo prestigio alla gara dei giovani, il Festival di Baudo torna familiare
Lo stile Baudo, e il ritorno del Festival che conosciamo
Patrizio Baù ha 35 anni, è costretto a fare il giovane e a prendere le tirate d'orecchio della curia rivierasca
La montagna dell'attesa partorisce il topolino
Cosa scrivono i giornali lunedì 27
La curiosità non aiuta Pippo. Erano previste stime d'ascolto col botto. Ma nel 2000 il Sanremo di Fazio fece quasi 5 milioni in più.
I dati d’ascolto della prima serata
I primi tre giovani vanno a casa: aprono i superfavoriti Maffucci e De Gasperi
La scaletta della prima serata
Il Festival visto a Pescara dura lo spazio dell'esibizione di Mazzocchetti. Il resto passa in secondo piano
Ritorna il gruppo d'ascolto medio Adriatico
Era già tutto previsto: Baudo chiamato alla sfida di sera 2
I dati d'ascolto della seconda serata
Altri tre giovani salutano
La seconda serata del Festival vista nel Medio Adriatico
Chi condanna, chi difende il compenso (lordo?) della Hunziker.
Cosa scrivono i giornali giovedì 1
Pubblico e commentatori neutrali legittimano invece l'isterica attenzione dei funzionari televisivi al mero dato quantitativo
Se le stime d’ascolto deludono non vuol dire che un Festival sia brutto
Parte con la serata degli abbinamenti il televoto, il cui peso si è ridotto. Era l'unica giuria nel 2004, oggi conta solo il 30%
Il regolamento e i numeri del televoto
La serata degli abbinamenti si sposta al giovedì. E' la notte più dura per gli ascolti Tv.
I dati d’ascolto della terza serata
Supporti prestigiosi e variazioni sul tema
La scaletta della terza serata
Ieri sul Medio Adriatico serata di riposo, lontane le tensioni, lontane le attese di una vigilia che si preannuncia oltremodo lunga.
La lunga vigilia di Pescara e le prodezze argomentative del giurato Sergio Assisi
Torna Bonolis? Resta Baudo? E intanto le canzoni tornano a parlarci dell'Italia
Cosa scrivono i giornali venerdì 2
Grandi nomi per dare ossigeno alla finale dei giovani.
I dati d’ascolto della quarta serata
Dopo l'abolizione decretata da Tony Renis e la perdita d'interesse negli anni di Mazzi, la categoria Giovani torna a avere una serata dedicata, come già fino al 2003
La scaletta della quarta serata
Il commiato festoso e amaro del gruppo d'ascolto Medio Adriatico
Chi consegnerà le chiavi della città a Piero Mazzocchetti?
Tutti dicevano Zero Assoluto, ma non è la prima volta
Un'altra clamorosa sconfitta per chi era in testa a tutti i pronostici della vigilia
Il sistema elettorale sbilanciato a favore del televoto ha rischiato di fare vincere il Festival al cantante pugliese
Le classifiche parziali mostrano che il televoto pesa ben oltre il 30%
Ci confermiamo il paese che ha imparato a comportarsi al Processo del lunedì
Qualità e scortesia: l'Italia del 2007 è un paese di permalosi
Il brano di Cristicchi e quello di Fabrizio Moro sono debitori di qualcosa alla lezione di Francesco Di Gesù, primo e principale punto d'incontro tra stile hiphop e canzone d'autore
La lezione di Frankie Hi NRG, vincitore morale del Festival 2007
Quando i numeri ci dicono che lo spettatore medio di Sanremo ha più di 50 anni e vive in Puglia nessuno si sorprenda se Al Bano è secondo e Mazzocchetti è terzo
L'Italia profonda premia sempre Al Bano
La lunga vigilia del gruppo d'ascolto Medio Adriatico
Piero Mazzocchetti in attesa del biglietto d'ingresso per la Storia
Dopo la cura dimagrante di Mazzi il sabato sera torna un'orgia di canzoni.
I dati d'ascolto della serata finale
Venti canzoni per un sabato sera all'insegna dell'adrenalina .
Riuscì a passare inosservato nel 2000. Sette anni dopo, è ancora tra i giovani e parla di mafia a tempo di rap.
Si chiamavano come una ditta di borse. Han tolto la «i» ma l'effetto è inquietante ugualmente.
In questi tempi di Italo-argentini almeno buttiamola sul tango
La Celine Dion dei Balcani cerca di emanciparsi dal modello base.
Renato Zero è il suo padrino, Stefania Rotolo era la mamma della più vecchia tra i giovani. Figlia e figlioccia, ha una marcia in più
Un dialogo con genitore anche tra i giovani. Ma il signor Baroni non è uno dei Pooh.
Come Dolcenera, prendono nome da una canzone del popolare cantautore
Il titolo ci fa balzare alla mente l'amato e odiato protagonista di tante pagine della storia recente. E invece è solo un sogno, o un incubo.
Carina, semisvestita, eliminata al primo turno. Si rifarà
Una nuova generazione si affaccia alla ribalta capitolina
Ha 35 anni e insegna alle medie, e a Sanremo gli tocca stare tra i pischelli e prendere i rimbrotti del vescovo
Osa, cita, farà un'ottima figura, e potrebbe lasciare al palo padri e figli altrui. E hai visto mai che dopo la colomba e il piccione, a Sanremo non voli il cuculo.
A pensarci è surreale: Al Bano canta una preghiera scritta da Renato Zero, e si rivolge a Dio per vincere.
Terza scelta per i maligni, sconosciuto per tutti gli altri. Tenore pop di buon esito in Germania Come Fabio Grosso.
Latitanza e figliolanza ne hanno segnato l'assenza. Basta con il premio della critica, è tempo di sorridere.
Per averlo Baudo ha insistito, e lui quasi si scusa. E un cinquantenne Pino Mango torna al Festival a ricantare la stessa canzone.
L'uomo che avrà sempre meno di trent'anni, costretto in eterno a passare per giovane.
Dalle assi del teatro a quelle dell'Ariston, per il nuovo corso ispirato alla tradizione popolare e alla scomparsa Gabriella Ferri
O hai sessant'anni o sei figlio di qualcuno. Loro sono entrambe le cose. Il figlio di Pooh è favoritissimo
Amatissimi, raccomandatissimi, favoritissimi, vincitori morali del 2006, De Gasperi e Maffucci hanno mezzo Festival in tasca.
Drammatica, sofisticata, contemplativa, materna e sempre più paffutella
In assenza di Nicky Niccolai, la sua nicchia ecologica va riempita in qualche modo
I popolari cantanti catanesi non si fanno scappare l'occasione di lanciare una canzone inedita.
Nessuno se li aspetta, ma possono fare bene. Centonovantanove anni, diviso quattro.
Inedito di Rino Gaetano, 26 anni dopo. Dicono i maligni che se era rimasta in un cassetto un motivo c’era.
Nel 1969 una sedicenne livornese con un vocione venne subito chiamata "Il Pulcino"
49 anni dopo il debutto, è il più anziano cantante in concorso. Ha per autori due monumenti
E se i ventenni degli anni settanta si ritrovassero senza lavoro veramente?
In sette anni ha fatto poco. Ma se ti chiami così, sei sempre la benvenuta.
Nel mondo parallelo di Sanremo, Giorgio Faletti diventa a tutti gli effetti Bertold Brecht
Sono l'unico gruppo giovane tra i Campioni, anche se gli anni sono trenta e passa. Nel mondo parallelo del Festival c'è bisogno di una foglia di fico.
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